Uno studio pubblicato su Pediatric pulmonology nel 2022 ha evidenziato il livello di controllo dell’asma è migliorato in modo significativo dopo la pandemia da COVID-19. Con l’inizio della pandemia da coronavirus 2019, molti esperti si aspettavano che la morbilità associata all’asma a causa dell’infezione da sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 sarebbe aumentata drasticamente. Tuttavia, non solo alcuni studi hanno suggerito che non c’è stato un apparente aumento della morbilità correlata all’asma nei bambini con asma, ma è possibile che i bambini abbiano avuto esiti migliori. Con l’obiettivo di comprendere la relazione tra la pandemia e gli esiti dell’asma, alcuni studiosi cinesi hanno realizzato una revisione sistematica e una meta-analisi. Hanno incluso 10 studi per un totale di 22.159 soggetti dai 2 ai 18 anni.
La ricerca ha evidenziato che rispetto al periodo prima della pandemia COVID-19, diminuivano l’esacerbazione dell’asma (odds ratio [OR] = 0,26, 95% intervallo di confidenza [CI] = [0,14-0,48], Z = 4,32, p < 0,0001), e anche le probabilità di visita al pronto soccorso (OR = 0,11, 95% CI = [0,04-0,26], Z = 4,98, p < 0,00001). L’esito del ricovero per asma non mostrava differenze significative (OR = 0,84, 95% CI = [0,32-2,20], Z = 0,36, p = 0,72). Nel complesso, i punteggi del test di controllo dell’asma infantile (c-ACT) sono diminuiti durante la pandemia.
Pertanto, rispetto al periodo precedente alla pandemia COVID-19, il livello di controllo dell’asma è migliorato. Sarebbe necessario comprendere i fattori che hanno determinato questi progressi e trovare metodi per supportarli.
Pediatric asthma control during the COVID-19 pandemic: A systematic review and meta-analysis. Pediatric pulmonology, 57(1), 20–25. https://doi.org/10.1002/ppul.25736